LA TRÌBADE – UNA TRAGEDIA CONTEMPORANEA

Innesto di vicende attuali nell’impianto della tragedia greca dell’età classica. Una donna è in
pena per il marito, un militare impegnato in una missione di pace all’estero, di cui da
troppo tempo non riesce ad avere notizie. Decide così di consultare una cartomante per
sapere se l’uomo tornerà vivo a casa. La cartomante le profetizza che così sarà, a condizione
che Dafne, la figlia sedicenne dei due, resti vergine fino al ritorno del padre. Quando Dafne
racconta alla madre di aver troncato con il suo fidanzatino, con il quale peraltro non era
mai accaduto nulla di sconveniente, la donna non può che rallegrarsene. Nel frattempo
Dafne, delusa dalle sue seppur limitate esperienze con gli uomini, si lascia affascinare
da una giovane insegnante che vede in lei grandi potenzialità. La madre di Dafne
sembra essere gelosa di questa frequentazione della figlia e ne nasce una lite furibonda
con l’una e con l’altra. Equivocando poi sulla natura dell’interessamento
dell’insegnante, Dafne cede a impulsi per lei nuovi, ma viene respinta. Mortificata,
amareggiata, rifiutata da tutti – la madre, l’insegnante, il fidanzato, persino il padre,
troppo lontano da lei – , Dafne si toglie la vita. Ed ecco che, con la sua morte, la profezia
si compie e il padre ritorna.

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