Storia del cannolo

Che fanno un famoso chirurgo, una “visual merchandiser”, un giovane neo-laureato in medicina e un’infermiera, in una sera di maggio in una casa signorile al decimo piano di un palazzo dal quale si può ammirare Milano in tutto il suo splendore?

Chi li ha attirati in quella sera, in quell’appartamento con suadenti inganni degni di un vero amante di romanzi gialli e con biglietti di canzoni famose ma senza apparente significato e offrendo loro una cena ordinata da uno dei più famosi ristoranti di Milano?

Un uomo, un professore di un importante ospedale, morto due anni prima, mette in scena un suo sogno, lo fa ormai moribondo, lo fa perché ha sempre amato giocare, lo fa per il gusto di far vivere al pubblico uno spettacolo in suo onore, lo spettacolo della sua vita; per farsi restituire dignità, per lasciare un suo personale “testamento morale
”    

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